“Oggi a Milano è stato presentato il francobollo che ricorda Sergio Ramelli, nel cinquantesimo anniversario dell’infame aggressione da parte di un commando di Avanguardia Operaia. Un passo importante verso una vera pacificazione nazionale e un gesto di omaggio alla sua famiglia, rappresentata oggi dalla sorella Simona: oggi l’Italia, grazie all’impegno del Ministro Adolfo Urso e alla toccante testimonianza del Sottosegretario Paola Frassinetti, ha ricucito una ferita aperta da troppo tempo. Importanti e apprezzate anche le parole di riconciliazione di Martina Riva, Assessore al Comune di Milano intervenuta su delega del sindaco Sala. Rattrista però che in una giornata così ci sia ancora un pezzo importante della sinistra – di quella antagonista ma anche di quella istituzionale – che proprio non riesce a tollerare il ricordo di Sergio. Avevano iniziato poche decine di ragazzi vicini ai collettivi, che questa mattina hanno contestato l’apposizione di una targa all’ITIS Molinari, la scuola in cui è iniziato il calvario di Sergio. E hanno fatto di peggio quei senatori del PD, che hanno parlato addirittura di “revisionismo storico” e condannato l’emissione del francobollo commemorativo. A cinquant’anni di distanza, evidentemente il nome e la storia di Sergio fanno ancora paura. Ma noi non smetteremo mai di raccontarla, tenendo nel cuore il sorriso di un ragazzo che ha pagato con la vita il prezzo delle proprie idee”.
Lo dichiara in una nota, Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, a margine della cerimonia di presentazione del francobollo commemorativo dedicato a Sergio Ramelli svoltasi al Palazzo Reale di Milano.