Da credente mi ritengo offeso dalle affermazioni del comunista Nichi Vendola, che ha definito il Vangelo un testo queer e con esso tutti i personaggi del Vangelo. Quindi il testo sacro di noi cattolici sarebbe equiparato a un testo arcobaleno. La parola ‘queer’, lo ricordo, comunemente si riferisce a chi non si riconosce né nel genere maschile né in quello femminile. Trovo le parole di Vendola offensive nei confronti del mio credo. In un periodo in cui i nostri simboli, i nostri usi e le nostre tradizioni cattoliche sono sempre più sotto attacco, ci mancava solo che uno dei leader di AVS definisse il Vangelo un testo queer. Questa interpretazione per me non è solo irrispettosa, ma rappresenta una vera e propria blasfemia. Tra l’altro, mi chiedo: perché Vendola non si permette di applicare gli stessi parallelismi ai testi sacri dell’Islam, come il Corano? O perché non usa queste provocazioni per scagliarsi contro la Sharia dove gli omosessuali sono puniti addirittura con la morte? Forse è più semplice svilire la religione cattolica?
Lo afferma sui suoi canali social Rossano Sasso, deputato della Lega



