,”Le dichiarazioni di Nichi Vendola, secondo cui il Vangelo sarebbe un testo “queer”, mi hanno lasciato l’amaro in bocca”.
Lo dichiara in una nota, diffusa alla stampa, Luigi Cortese, segretario.regionale di Forza Nuova in Piemonte precisando: “non parlo per partito preso: parlo da credente, da una persona che con quel libro ci è cresciuta, che ci ha trovato conforto nei momenti bui e una bussola quando la vita sbandava. Sentire ridurre quel patrimonio spirituale a una provocazione letteraria, un’etichetta trendy buona per fare rumore, fa davvero male.
Il Vangelo, per me come per milioni di persone, è un testo sacro. Punto. Non un gioco intellettuale, non un costume da indossare per stupire il pubblico. È parola che consola, che inquieta, che chiama”. Mettergli addosso etichette, precisa Cortese, che non gli appartengono significa non capire — o non voler capire — cosa rappresenta davvero.E siccome alle parole è giusto rispondere con i fatti, ho deciso di fare un gesto semplice ma simbolico: spedirò a Vendola una copia del Vangelo. Niente tono polemico, solo un invito alla riflessione. “Leggilo così com’è — gli scriverò — non come un racconto queer, ma come un testo che per tanti di noi è vita, fede, speranza.” Non pretendo conversioni né scuse, solo rispetto. Rispetto per ciò che è sacro, rispetto per chi crede, rispetto per un testo che ha plasmato secoli di storia e milioni di coscienze. Le idee possono dividersi, il rispetto no”.



