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I “Graffi’ di Pantaleo approdano a Roma e Caserta. Il resoconto di Bonadies

di Ileana Bonadies

Per due giorni pieni, viaggi compresi, sono stata in compagnia di Massimo e Giuseppe, del parlare loquace dell’uno e della pavida
ambiguità dell’altro, del legame che li ha uniti e del senso di vendetta che ha prevalso, delle rispettive famiglie incapaci di manifestare affetto e anche comprensione, del tentativo comunque fatto, in particolare da una, di ricucire distanze e comprendere sentimenti pur se sconosciuti.
Con loro ho camminato a piedi per la città di Napoli, avvertendo gli sguardi giudicanti rivolti ad entrambi, i commenti sottovoce diretti al modo di essere e di porsi, in particolare, di Massimo, sono entrata nel suo basso curato sin nei dettagli e poi salita sulla terrazza di Giuseppe con una bellissima vista sul golfo mentre in sottofondo una canzone di Mina
invitava a ballare.
E poi ho conosciuto – attraverso la loro pelle – la libertà cercata all’infinito di essere sè stessi, di amare senza riserve, di riconoscersi e farsi riconoscere senza pregiudizi.
La paura della condanna, quella dell’emarginazione, il dolore del rifiuto.
La solitudine.
E mentre le loro vite, nelle quali sono stata catapultata per qualche ora, scorrevano parallelamente alla mia, facendosi strada tra parole scritte a mano, copiate, lette ad alta voce, e poi riscritte, limate, talvolta cancellate, prima di diventare definitive, ricordi di anni passati, di mode che hanno lasciato il segno, di battaglie politiche condotte, di atmosfere, di speranze e di disillusioni hanno preso il sopravvento rendendo quella in divenire non solo la storia di due uomini, poi amanti, poi forse nemici in primis di loro stessi, ma di uno spaccato di società e d’Italia del quale si è parte, inevitabilmente e, per molti aspetti, orgogliosamente.
E allora – arrivato il momento di salutarsi – un po’ è apparso faticoso lasciarli andare soprattutto per la maggiore affezione intanto maturata nei confronti specialmente di uno dei due… Ma poi a subentrare la consapevolezza che per fortuna sarà solo e sempre un arrivederci e quando si vorrà li si potrà ritrovare al “solito posto”.. nelle pagine dolenti, rumorose, intensamente abitate, del libro che li custodisce e racconta.
“I graffi”
di Gianni Pantaleo
ed. Marotta& Cafiero editori
W/Luana Pantaleo, Marcello Manzella, Gerardo
Benedetti, Ivan Castiglione, Pio Stellaccio
Roma, libreria A tutto libro, 13 giugno 2025
Caserta, libreria Feltrinelli, 14 giugno 2025

Ileana Bonadies

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