E’ uscito oggi in edicola e in libreria Antifascisti Innaginari il nuovo libro di Antonio Padallero, con prefazione di Marco Travaglio, edizione Paper First. Un libro di cui consiglio una attenta e aporofondita lettura che prende spunto dalle troppe “Facce da Ventotene” che dal salotto di casa, annunciano, niente poco di meno che, il ritorno, a 80 anni delka fine della seconda guerra mondiale, del fascismo. Ogni occasione e’ buona, per parlare, in assenza di fascismo, di un fantomatico ritorno al fascismo. Bastano le braccia tese di giovani militanti della destra radicale che comnemorano, da tradizione consolidata nel tempo, la strage di Acca Larenzia, il famoso busto di Mussolini presente in casa La Russa, (come se un busto seppur di un dittatore non potesse essere una forma d’arte). Queste “facce da Ventotene” ragionano sul perche’ Giorgia Meloni non riesca a dichiararsi pienamente antifascista (nonostante il suo partito sia l’erede di Alleanza Nazionale il cui allora segretario nazionale Fini in un congresso affermo’ applaudito da tutti che il fascismo fu il male assoluto). Argomenti sostenuti, a favore di telecamere, nei talk show televisivi di La 7 di Rete 4 e Canale 5 finanche in Rai ribattezzata Telemeloni.. Temi che dimostrano l’inconsistenza di questo centro sinistra a trazione Pd. Eppure di critiche da muovere al governo ce ne sarebbero a iosa. Dei veri eroi martiri dellar resistenza, che non fanno notizia scrive Padellaro.
Personaggi della nostra storia nazionale immortalati, a Roma, nel Museo di via Tasso dove non ci va quasi nessun visitatore, e nella cella dove il colonnello Giuseppe Cordero Lanza di Montezemolo non cedette agli aguzzini nazifascisti, fucilato alle Fosse Ardeatine. Eroi ricordati solo in occasione delle celebrazioni ufficiali.