Oggi ricorre il cinquantadueesimo anniversario del rogo di Primavalle, nel quale persero la vita, arsi vivi Virgilio e Stefano Mattei, innocenti vittime degli anni di piombo, figlio di Mario, segretario dellalocale sezione del Movimento Socialr Italiano.
In memoria di Stefano e Virgilio Mattei, pubblichiamo integralmente una nota, diffusa alla stampa, dalla Fiamma Tricolore
16 APRILE 1973: IL PASSATO NON SI DIMENTICA
Virgilio e Stefano Mattei, sono questi i nomi delle vittime del Rogo di Primavalle, un attentato incendiario posto in essere la notte del 16 aprile 1973 da appartenenti a Potere Operaio che ha colpito la casa, e quindi la famiglia, del dirigente missino Mario Mattei, il quale riuscì a scappare gettandosi dal balcone.
Questo rappresenta solo uno delle decine di episodi nei quali militanti missini hanno rischiato di perdere, o purtroppo perso, la loro vita, solo perché esposti politicamente, e portatori di idee scomode per un sistema retto da valori contrari a quelle idee.
Ancora oggi, dopo cinquantadue anni, ci sono nubi sull’accaduto, ma una cosa è chiara: la responsabilità è dell’odio rosso che ha infangato decenni di Prima Repubblica, e del silenzio complice che lo ha accompagnato.
Un silenzio che è stato protagonista di tante, troppe pagine di una Storia troppo spesso narrata a senso unico è manipolata da chi ha avuto interesse, e lo ha ancora oggi, a far passare alcuni per costantemente buoni ed altri per eternamente cattivi.
Noi, unici eredi politici del Movimento Sociale Italiano, pienamente consapevoli di ciò, rendiamo omaggio alla memoria dei fratelli Mattei, continuando, anche nel loro nome, a difendere il nostro sacro ideale.
