Carlo Calenda, leader di Azione, come riporta il quotidiano economico Italia Oggi, sarebbe disposto ad appoggiare una lista Zaia che spaccasse il fronte del centrodestra e proponesse come candidato Mario Conte, sindaco di Treviso, da sempre nel cerchio magico zaiano. Conte è categorico: «Il Veneto è della Lega, se Salvini si piega andremo da soli». Del resto egli ha già ricevuto l’imprimatur da Zaia: «Conte non è l’erede di qualcuno ma lo stile amministrativo è quello: lo stile del fare, della moderazione, della crucialità del dialogo. E lo dico anche con una visione di riscatto della classe dirigente. Poi ci chiediamo perché la gente non vota e l’astensionismo cresce. Ma noi che messaggio trasmettiamo? Pare che i politici siano tutti ladri, i preti tutti pedofili e i magistrati tutti al soldo di qualcuno. Un paese che ragiona così non cresce ma mi chiedo anche: noi cosa facciamo per dire ai cittadini che se non c’è qualcuno che apre il municipio e l’ospedale va tutto a rotoli?».
Regionali Veneto, la mossa di Calenda: sostegno alla lista Zaia con Conte presidente
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