Addio al tesoro di Almirante: bruciati 36 milioni in 14 anni. Così titola in prima pagina Il Fatto Quotidiano nel numero di domenica 14 dicembre. Nell’articolo a forma dei colleghi Vincenzo Bisbiglia e Vanessa Riccardi si parla di un tesoro per metà dilapi dato, con un enorme punto interrogativo nei conti della cassaforte che finanzia la destra italiana.Spese legali, consulenze, incarichi, posti di lavoro, svalutazioni improvvise, tali da portare la Fondazione Alleanza Nazionale, l’ente nato dall’ eredità politica, economica, immobiliare del Movimento Sociale Italiano di Almirante e di AN di Gianfranco Fini a bruciare nel giro di 14 anni la bellezza di 36 milioni di euro di patrimonio a confronto degli 89,2 iscritti all’ atto di costituzione. Un tesoro composto dal finanziamento pubblico ai partiti (quando questi erano in vigore) tesseramenti, investimenti, donazioni da parte di ricchi simpatizzanti come per esempio la contessa Anna Maria Colleoni che dono’ una casa a Montecarlo al partito per sostenere quella che riteneva la buona battaglia.
La Fondazione An, nata per tenere unite le diverse anime dell’Italia destra e’ di fatto in mano a Fratelli d’Italia.Infatti al suo interno ci sono parlamentari di Fdi come Antonio Giordano, Roberto Menia, Luca Sbardella, Fabio Rampelli, ex parlamentare come Italo Bocchino ed anche Arianna Meloni.
Il problema è che i conti sono ormai in caduta libera. Il patrimonio netto e’ passato da 89,2 del 2011 ai 52,7 del 2024. La liquidità iniziale di circa 48,8 milioni di euro si è ridotta a 30.
Dei 54 cespiti immobiliari, 29 sono nella disponibilità della Fondazione, ma ben 25 risultano scomparsi dalle visure, perché probabilmente venduti.
In un esposto che Pietro Diodato, storico militante e dirigente della destra partenopea, nel Msi prima in An, già consigliere comunale e regionale, ha consegnato alla Prefettura e alla Procura della Repubblica vengono elencate voci aggregate come 1,1 milioni per le consulenze fino al 2018, 5 milioni per le spese legali, 2,7 per il personale, 5,6 per le attività istituzionali.
“Se all’esito delle eventuali indagini, dovessero emergere illeciti nell’uso dei fondi della Fondazione,colpiremo, dichiara Diodato, le tasche dei responsabili attraverso una class action che ha anche presentato un esposto alla Procura di Roma dove si ipotizza il finanziamento illecito ai partiti.
Temi che Diodato, aveva anticipato nel suo libro La Destra tradita. La verità sul tesoro della Fondazione?. Parola ai pm.
P.s per amore delle verità non sono arrivate repliche al Fatto Quotidiano dai vertici della Fondazione An.



