La notizia della applicazione di una misura cautelare nei confronti di un minore tunisino di 15 anni, indagato per arruolamento con finalità di terrorismo internazionale in provincia di Siena, è estremamente grave e non deve essere sottovalutata. Siamo di fronte a un caso emblematico che conferma la minaccia costante di un terrorismo di matrice islamica che non conosce confini e sfrutta il web come veicolo di indottrinamento e arruolamento, prendendo di mira i più giovani e vulnerabili. Serve un ulteriore, urgente potenziamento dei controlli e dei presidi sul web per prevenire l’adescamento online che porta alla radicalizzazione e per impedire che le piattaforme di messaggistica diventino zone franche per gli arruolatori del jihad, nei confronti dei quali non può esserci alcuna indulgenza”
. Lo dichiara Susanna Ceccardi, parlamentare europeo della Lega



