venerdì, Dicembre 5, 2025
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HomePoliticaOpen Arms, slitta a giugno il deposito delle motivazioni dell'assoluzione di Salvini

Open Arms, slitta a giugno il deposito delle motivazioni dell’assoluzione di Salvini

Il termine di 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza con la quale, il 20 dicembre scorso, il ministro Matteo Salvini è stato assolto dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio in relazione alla vicenda Open Arms, è scaduto. E bisognerà attendere altri 3 mesi per conoscerle: i giudici del tribunale dei ministri di Palermo, presieduto da Roberto Murgia, hanno infatti chiesto e ottenuto dal presidente del tribunale una proroga.
Il procuratore Marzia Sabella ed i sostituti Giorgia Righi e Gery Ferrara avevano chiesto una condanna a 6 anni di carcere per il vicepremier e leader della Lega e, proprio in seguito alla requisitoria, avevano subito minacce ed attacchi, anche attraverso i social. Il caso giudiziario era nato dopo lo sbarco a Lampedusa di 147 migranti – avvenuto dopo 19 giorni – nell’agosto del 2019. Ritardi che, secondo l’accusa, configurerebbero i reati contestati.

Il tribunale era stato tuttavia di un altro avviso e aveva invece scagionato Salvini con la formula “perché il fatto non sussiste”. Per comprendere questa decisione si attendono appunto le motivazioni, che dovrebbe essere depositate quindi a giugno prossimo.

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