Arriva a direzione iniziata, dribbla i cronisti, nonostante il pressing a marcatura strettissima, non senza qualche momento di tensione per la ressa scatenata, e se ne va in anticipo, “per impegni già in agenda”.
La giornata di Daniela Santanché, ministro del Turismo, arrivata a Roma Termini con un treno da Milano, per la direzione nazionale del partito, si consuma in poco più di un’ora. L’imprenditrice al centro delle inchieste su Visibilia, ha un profilo basso. Infatti sarà l’unico esponente del governo a non prendere la parola, a differenza dei ministri Lollobrigida, Foti, Urso, Musumeci, Abodi, Calderone e Schillaci.
Seduta vicino a Giovanni Donzelli, con cui scambia qualche battuta, alla sua destra ha il senatore Guido Castelli. Con loro anche il ministro per il Pnrr, Tommaso Foti. Santanchè preferisce affidare a un post su X, con tanto di foto assieme al responsabile dell’organizzazione di Fdi e al commissario per il sisma del 2016, la sua posizione: “Orgogliosi del percorso che stiamo facendo e della fiducia che ogni giorno gli italiani ci dimostrano. Continueremo a lavorare uniti per raggiungere traguardi sempre più ambiziosi”. Un post nel quale, sembra evidente la sua intenzione di non interrompere il cammino di governo, facendo capire, a chi nutriva dubbi, che neanche gli ultimi scossoni la porteranno alle dimissioni. Una dimostrazione di forza, di fronte ai vertici del partito, che arriva via social, dopo aver incassato parole di solidarietà proprio da Donzelli, sollecitato sul tema Santanchè all’arrivo al meeting.