“Remigrazione, inverti la rotta”, questo il testo degli striscioni affissi ieri in tutta Italia. Un’azione con cui CasaPound ha voluto dare inizio a una nuova campagna politica affinché la nostra nazione non sia più ostaggio dell’immigrazione. Al centro della battaglia, il concetto di remigrazione. Oltre agli striscioni, è stata lanciata oggi una raccolta firme proprio a sostegno della remigrazione, per chiedere il rimpatrio di tutti gli immigrati irregolari e incentivare quello volontario dei discendenti di immigrati. Alla raccolta firme è possibile aderire on-line sul sito internet casapounditalia.org, mentre sono state annunciate manifestazioni e banchetti che partiranno nelle piazze di tutto il territorio italiano dal 15 febbraio.
CasaPound: “L’unica soluzione è la remigrazione totale e senza compromessi”
CasaPound ha spiegato in un comunicato stampa le motivazioni della campagna politica, partendo dalla descrizione della situazione attuale: “L’Italia e l’Europa si trovano al centro di un grande gioco ideologico, economico e migratorio che tende alla sostituzione etnica dei nostri popoli: questo è l’unico vero neo-colonialismo che vuole estirpare la nostra identità, servendosi della doppia azione di truppe straniere e intellighenzia locale”. Per poi indicare una via d’uscita a tutto questo: “L’unica soluzione è la remigrazione totale e senza compromessi di tutti gli immigrati irregolari presenti sul nostro territorio, incentivando altresì il rimpatrio volontario verso i paesi d’origine per tutti i discendenti d’immigrati nati in Europa, attraverso strumenti di collaborazione diplomatica ed economica con i paesi d’origine. Vogliamo incentivare un discorso identitario che metta al centro il concetto: un popolo, una terra”.
Quello dell’immigrazione è un problema sotto gli occhi di tutti: “Immagini come quelle degli insulti e delle violenze del Capodanno di Milano non sono più tollerabili e occorre una risposta immediata e radicale”. Motivo per cui CasaPound ha lanciato una raccolta firme per porre fine a tutto questo e invertire la rotta: “Non possono più esistere intere zone e quartieri ostaggio di immigrati. Serve anche la tua firma: vogliamo coinvolgere tutti quegli italiani che non sono più disposti a subire e vogliono rialzare la testa, chiunque abbia a cuore il futuro della nostra nazione e della nostra identità”.
