“Criticare con tanta convinzione la legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese non rende giustizia al Partito Democratico che ormai sembra essere ridotto al ruolo di sindacato della Cgil. Gli stessi che sostengono i numerosi scioperi di chi minaccia la rivolta sociale, quando si trovano davanti a una legge che potrebbe rivoluzionare l’intero comparto produttivo si dimenticano dei lavoratori e non fanno altro che creare confusione su un provvedimento chiaro e innovativo. Quella che si sta discutendo in commissione è una legge epocale che dà finalmente piena attuazione all’articolo 46 della Costituzione cambiando completamente il paradigma sul quale fino ad oggi si è basato il mondo del lavoro. Forse è proprio questo cambiamento, che consentirà ai lavoratori di essere protagonisti nella gestione aziendale, a preoccupare il Partito Democratico che rischia di non poter più garantire a Landini & Co. il mantenimento dello status quo. Piuttosto direi ai colleghi del Partito Democratico di risparmiare le energie per occuparsi del referendum abrogativo sul Jobs Act nel quale dovranno svolgere il delicato compito di rappresentare al contempo l’accusa e la difesa”.
Così in una nota Andrea Volpi, deputato di Fratelli d’Italia componente della Commissione Lavoro Pubblico e Privato.
