Lo sgombero del centro sociale Askatasuna è un atto di giustizia che i cittadini attendevano da anni. È la risposta ferma di uno Stato che decide finalmente di non tollerare più sacche di illegalità strutturate. A partire da Askatasuna, abbiamo assistito a militanti che per anni hanno agito indisturbati diffondendo una cultura della violenza e mettendo in atto vere e proprie azioni di guerriglia durante le manifestazioni. Un plauso va al ministro Piantedosi e alle forze dell’ordine per un’operazione che segna un importante cambio di passo nella difesa della legalità e della sicurezza. Non parliamo di disagio, ma di gruppi organizzati che alimentano l’odio e usano la violenza come metodo politico”
Lo afferma in una nota Michele Barcaiuolo, senatore di Fratelli d’Italia precisando: ” finalmente cessa anche il patto di collaborazione con il Comune di Torino che come si sapeva da tempo, si è dimostrato soltanto una pericolosa illusione. Chi governa una città non può chiudere gli occhi di fronte a evidenti violazioni e tentare improbabili mediazioni con chi nonIl sindaco Lo Russo si è accorto troppo tardi di ciò che era sotto gli occhi di tutti: lo stabile occupato era fuori controllo e Askatasuna era diventato a livello nazionale un simbolo dell’estremismo violento. Con l’intervento di oggi, si riafferma il principio per cui le regole valgono per tutti e non esistono zone franche per l’ideologia. Torino, e l’Italia, meritano molto di più di questa lunga stagione di ambiguità.



