Il Mattino, storico quotidiano napoletano, nel numero di venerdì 10 ottobre dedica ampio spazio alle imminenti elezioni regionali della Campania, previste per domenica 23 e lunedì 24 novembre. Infatti pagina 21 è dedicata a Fratelli di Italia che scalda, con parecchio ritardo rispetto al campo largo, i motori alla luce dell’ ufficializzazione della candidatura di Edmondo Cirielli, sottosegretario agli Esteri alla carica di candidato presidente. Nell’ articolo dove vengono citati i primi nomi degli aspiranti candidati alla carica di consigliere regionale, sia nella lista di partito che in quella del presidente, con una perplessità sulla candidatura di Marco Nonno eletto consigliere regionale cinque anni fa e decaduto nella scorsa legislatura a seguito di una condanna per resistenza a pubblico ufficiale
Sull’incertezza circa la candidatura di Nonno alle prossime elezioni regionali con Fratelli d’ Italia ho ricevuto una lettera di un elettore militante di Fratelli d’Italia che pubblico volentieri.
Caro Sovranista, sono Alfredo Sorrentino, giovane studente universitario. Appartengo ad una famiglia di storici simpatizzanti ed elettori del Movimento Sociale Italiano, di Fratelli d’Italia ora. D’altronde con un nonno di nome Benito, non poteva essere diversamente. La coalizione di centro destra, dopo mesi passata a litigare, ha trovato la quadra sul nome di Edmondo Cirielli, sottosegretario agli Esteri. Un nome prestigioso, un esponente del governo che, accettando la candidatura, dimostra quanto abbia a cuore il destino della Campania, dopo 10 anni di malgoverno di Vincenzo De Luca. Confesso che oggi ho letto il Mattino ed ho scoperto tante indiscrezioni sui nomi dei possibili candidati sia della lista di Fratelli d’Italia che della civica del candidato governatore. Resto stupito per l’incertezza espressa, non so da chi, circa la candidatura di Marco Nonno, che cinque anni fa ho votato e fatto votare da parenti e amici
Un partito che parla di radicamento sul territorio e sul merito non può non candidare Marco Nonno che se non erro è stato tra i fondatori a Napoli del movimento politico guidato da Giorgia Meloni e democraticamente eletto segretario cittadino nell’ ultimo congresso cittadino. In qualità di segretario cittadino, Nonno ha dato un buon slancio territoriale alle iniziative del principale partito della coalizione di governo, anche aprendo diverse sezioni. Non candidare Nonno per una condanna a 2 anni, sicuramente già scontata, per resistenza a pubblico ufficiale mi sembra incredibile, per un fatto commesso nel 2007. Un candidato eletto, cinque anni fa, con oltre 8 mila voti di preferenze. Se penso che in parlamento, nelle fila del partito che voto, siede chi è stato condannato dalla Suprema corte di Cassazione in via definitiva per peculato a 18 mesi provo stupore per l’incertezza sulla candidatura di Nonno.
