Sono stato facile profeta quando sostenevo, in tempi non sospetti, che la scelta del candidato alla presidenza della Regione Campania sarebbe stata rinviata, fino all’ultimo momento possibile. Non ho creduto ai fantomatici comitati per Zinzi o Cirielli, di cui si sono subito perse le traccia. Anche i papabili candidati della cosiddetta società civile si stanno sfilando, sfuggono. Qualcuno diventa criptico nelle dichiarazioni facendomi scoprire come il linguaggio dei civici, a volte, è ancora di più difficile lettura rispetto al politichese.Grande è la confusione sotto il cielo, parafrasando Mao ma la situazione è tutt’ altro che eccellente. Forza Italia ha una posizione ecumenica ed è pronta anche a recuperare esponenti di primo piano deluchiani come Caputo e Zanini, la Lega forte di quasi il 6% dei voti alle Europee vuole a tutti i costi un proprio candidato mentre Fratelli d’Italia è prigioniera delle sue mal celate aspirazioni. Per la serie anche le pulci hanno la tosse, Noi Moderati, quarta gamba del centro destra, con consensi inferiori al 2% vorrebbe indicare un proprio candidato governatore individuato in Mara Carfagna. Leggendo il Mattino, scopre che giovedì ci sarà un vertice nazionale della coalizione per indicare i nomi dei candidati governatori per le prossime regionali con priorità assoluta al Veneto Segno evidente di quanto poco conti la Campania. Aspettando il persistere della meditazione del centro destra lancio una provocazione. AAA cercasi candidato presidente, offresi posto come consigliere regionale per 5 anni con ruolo di leader dell’opposizione



