Alessandro Sorgia, unico eletto del Carroccio in Consiglio regionale, ha deciso di interrompere il suo cammino con la Lega. Lo fa con toni amari ma pacati, senza sbattere la porta, con la certezza che il vuoto attorno a lui sia ormai impossibile da colmare. «Ho cercato di superare queste circostanze con il lavoro duro in consiglio regionale e cercando di fare capire a tutti a più riprese che sarebbe stata indispensabile un’azione congiunta per il bene della Lega, della Sardegna e dei sardi – dice –. Ho detto e ribadito a più riprese di mettermi a totale e completa disposizione di tutti nei territori, ma, purtroppo, non ho mai avuto alcun riscontro».
Sorgia spiega di aver chiesto ascolto, di aver offerto impegno, di aver sollecitato anche con i suoi post del fine settimana, con una cronaca puntuale dell’attività in aula. «Ho cercato allora di sollecitare e stimolare le persone nei vari gruppi di cui faccio parte attraverso i miei post del fine settimana nei quali ho evidenziato la mia attività in consiglio regionale ed anche qui non ho avuto alcun riscontro se si escludono pochissime eccezioni. Ho aspettato il congresso regionale e poi quello nazionale e mi sono detto “vediamo cosa succede”, ma purtroppo niente di niente. Mi sono reso conto di essere da sempre un corpo estraneo e tale sono rimasto. Come ho evidenziato ai dirigenti del partito sia a livello regionale che nazionale non ho mai preteso di essere apprezzato da tutti ma purtroppo adesso ho la certezza di essere indesiderato o non accettato dalla maggior parte dei militanti



