La lettera di oltre 600 ex vertici della sicurezza israeliana che chiedono a Trump di fermare Netanyahu conferma ciò che il mondo intero vede da mesi: il premier israeliano non è un uomo di sicurezza, è un criminale di guerra responsabile di una catastrofe umanitaria che ha trasformato Gaza in un cimitero a cielo aperto.
Non si tratta più di conflitto: è genocidio pianificato, con civili deliberatamente affamati, bombardamenti su scuole e ospedali, blocco degli aiuti umanitari. Netanyahu governa come un criminale che utilizza la fame e la distruzione come strumenti di sterminio di massa.
Ma questa responsabilità non è solo sua. È la complicità dei governi occidentali, a partire da quello italiano, che consente a Netanyahu di continuare. Meloni e il suo governo, con il silenzio e le forniture militari, sono corresponsabili di questi crimini. Ogni giorno di inerzia è
un giorno in più di vergogna per l’Italia e per l’Europa.
La comunità internazionale non può più nascondersi dietro le parole: Netanyahu è un uomo sotto mandato di arresto della Corte Penale Internazionale. Con lui, chi lo sostiene senza condizioni si macchia della stessa colpa morale e politica.”
Lo ha affermato Angelo Bonelli, co-presidente di Europa Verde, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra



