La lista di Zaia si organizza nonostante il veto di Meloni e Tajani

La lista Zaia presidente alle scorse regionali conquistò oltre 900 mila voti pari al 44% eleggendo ben 23 consiglieri.  Perché il centro destra deve buttare via una lista così forte non consentendole di partecipare alle prossime elezioni?  Matteo Salvini non la vuole, sottrarrebbe troppi al Carroccio.  Non la vogliono neanche Giorgia Meloni ed Antonio Tajani perché ruberebbe consensi anche a loro.  D’altronde Zaia, in questi anni, ha saputo interpretare lo spirito del luogo, è stato presente sui territori ed ha rinunciato ad una candidatura alle Europee per portare a termini il suo mandato.  Ora con una sua lista,  già pronta e preparata,potrebbe pesarsi, dimostrare di quanto consenso gode, facendo comprendere a Salvini e ai leader di partito quanto sia decisivo, altro che finito ai margini della politica.  Una eventuale lista Zaia rappresenterebbe una novità nel panorama politico italiano: sarebbe la prima lista di un governatore uscente. Le liste personali le fanno gli aspiranti candidati governatori, ma da un irregolare della Lega, un federalista della prima ora c’era da aspettarselo