Complotti di Stato, Avanguardia Nazionale tra storia e processi è il nuovo libro di Adriano Tilgher, edito da Passaggi al Bosco al costo di 20 euro.
Su Avanguardia Nazionale ho già letto diversi libri come La Lotta politica di Avanguardia Nazionale, Per la Lega Nazional Popolare oltre che l’Aquila ed il Condor, memorie di un militante politico per cui della storia di questo movimento, del suo leader Stefano Delle Chiaie e dei processi sono abbastanza edotto, anche in virtù del ruolo da moderatore o da intervistatore di Delle Chiaie in diverse pubbliche occasioni.
Un libro, Complotti di Stato, di cui consiglio una attenta ed approfondita lettura, sin dalla prefazione, a cura di Roberto Pecchioli. Quasi 500 pagine, lette durante le feste pasquali, nelle quali si narra la cronaca di una persecuzione giudiziaria senza precedenti, condotta con qualsiasi mezzo, per eliminare un nemico scomodo.
Due decenni di processi contro Avanguardia Nazionale e contro l’autore, spesso e volentieri, con accuse gravi, infamanti, costruite in modo sistematico al fine di impedire la scarcerazione per decorrenza dei termini.
Le accuse, rivelatesi infondate, si sono concluse, dopo anni, con assoluzioni piene. Ma secondo l’autore c’era ben altro. Una vera e propria operazione di depistaggio organizzata dai “servizi” con la complicità di una parte della magistratura, della stampa nazionale e dei partiti politici ed anche di un settore del variegato mondo “neofascista” dell’epoca. D’altronde, oltre 30 anni fa, alcuni militanti della destra missina mi parlarono di Adriano Tilgher come una di una figura politica davvero controversa, come quella del provocatore e dell’infiltrato per eccellenza, al soldo dei servizi segreti, ma erano chiacchiere da bar, di chi voleva darsi un tonto. Chiacchiere di chi magari mai ha conosciuto Tilgher ma ne parlava cosi, tanto per dare aria alla bocca.
Una strategia spietata, secondo l’autore, atta a creare falsi pentiti e anche falsi militanti di An, costruire prove inesistenti e mettere in scena una realtà deformata per un unico scopo: eliminare fisicamente alcuni membri di Avanguardia Nazionale, attribuire loro crimini orrendi e chiudere ogni possibilità di difesa. Perché ai morti, in Italia, non si possono fare processi. Ma il piano non è andato come previsto. Alcuni sono sopravvissuti, hanno lottato e hanno vinto. Questa è la verità che non volevano far emergere, raccontata con i documenti alla mano.



