“Per la prima volta nella storia della Repubblica, le periferie entrano a Palazzo Chigi e diventano cuore di una nuova visione della città. Tema alla destra particolarmente caro, al quale dedico il mio impegno politico da oltre trent’anni, la periferia – che ha ispirato il neorealismo italiano, letteratura e fenomeni urbani di degrado e violenza ma anche di solidarietà e impegno civile – costituisce nella vulgata il luogo della marginalità e dell’esclusione, l’estremo confine della civiltà urbana dove l’umanità è schiacciata dall’orrore architettonico, diventando facile preda di organizzazioni criminali o di violenza predatoria. Invece proprio nelle
periferie c’è la parte più dinamica della popolazione italiana e non solo perché la maggioranza degli italiani vi abita, ma anche perché è qui che l’istinto di sopravvivenza dà i suoi frutti migliori. Oggi, l’incontro tra il premier Giorgia Meloni e i sindaci delle città a emergenza periferie, tra cui Roma, Napoli, Rosarno, Rozzano, San Ferdinando, Palermo e Catania, consegna un messaggio fondamentale: le periferie d’Italia cuore della Nazione saranno soccorse dal governo Meloni. I contenuti su cui lavorare sono complessi, si dovranno costruire veri e propri centri storici nelle
aree di bordo delle città, luoghi dell’identità e dell’appartenenza che sconfiggano la cultura della spersonalizzazione che crea ghetti dove allignano degrado e criminalità”.
Lo afferma Fabio Rampelli, vice presidente della Camera dei Deputati ed esponente di spicco di Fratelli d’Italia