di Luigi Mercogliano ( ex presidente del Mondo al Contrario della Campania)
Lo dico chiaro e tondo perché non amo mandare a dire le cose ma, al contrario, le dico e le ho sempre dette in faccia: denominare “Team” un movimento politico-culturale che si richiama ai valori patriottici e identitari e che vuole risvegliare una coscienza di popolo e di nazione, utilizzando così in maniera evidentemente contradditoria un termine inglese quando si dovrebbe invece ripudiare ogni forma di anglofonia e di riferimenti a culture e lingue che non ci appartengono e nelle quali non ci potremo mai riconoscere e identificare, è un errore e una miopia politica madornale. Ho lasciato il Movimento di Vannacci per evidenti contrasti con il gruppo dirigente locale che aveva dato vita al Coordinamento regionale campano insieme a me, pretendendone poi il controllo in perfetta coerenza con i metodi della vecchia politica che ho sempre ripudiato. E l’ho fatto in silenzio, senza dire mezza parola contro coloro con i quali avevo incominciato questa avventura e senza tirare in ballo lo stesso Vannacci e il presidente del Mondo al Contrario Fabio Filomeni. Spero che almeno di questo me ne diano atto tutti. Oggi però rivendico il mio diritto di esprimere un giudizio di merito. Rispetto al quale dico con chiarezza che denominare in quel modo il movimento a sostegno del Generale, per ciò che ha rappresentato la sua discesa in campo e potenzialmente potrebbe rappresentare nel paese la pur paventata più volte intenzione di dar vita ad un partito proprio, è una contraddizione in termini e, lasciatemelo dire con franchezza, una profonda delusione per chi come me aveva sperato in qualcosa di nuovo sì, ma pur sempre legato a una cornice valoriale e ad una identità culturale che con questo nome che si è deciso di dare al movimento non hanno e non potranno avere mai nulla in comune. Detto questo, siccome non faccio più parte di quel gruppo dirigente non avendone più rinnovato la tessera, evito di parlarne oltremodo. Mi limito qui a suggerire agli amici che ancora credono in quella avventura di insistere affinché il Generale Vannacci incominci finalmente ad operare con chiarezza, lasci la Lega e faccia un suo partito, patriottico nazionale e identitario. Non ne entrerei comunque a far parte per i citati contrasti con la dirigenza campana, ma lo voterei per il bene del paese e per quello che potrebbe rappresentare per la Destra nazionale italiana.