La paventata remuntada di Edmondo Cirielli candidato alla presidenza della regione Campania per la coalizione di centro destra non solo non c’è stata, ma il distacco dal competitor del Campo Largo,Roberto Fico, oltre 25 punti, va ogni oltre peggiore previsione interna alla coalizione. Prima di analizzare, con la massima attenzione, il dato elettorale della coalizione che governa il bel paese, non possiamo non ricordare che rispetto a cinque anni fa, quando era candidato Caldoro, il centro destra ha aumentato notevolmente il numero dei consensi. Parva cosa direte. D”altronde peggio delle regionali 2020 il centro destra non poteva fare.
Fratelli d’Italia, è la prima forza politica del centro destra grazie ai 239733 voti conquistati che rappresentano l’11,93%. Un risultato lontano mille miglia dal dato nazionale del partito che nei sondaggi è quotato quasi al 30%. Un segno evidente di uno scarso radicamento sul territorio del movimento politico guidato da Giorgia Meloni. Seconda Forza del centro destra è Forza Italia, che conquista 215419 voti pari 10,72%. Un risultato, quello ottenuto in Campania, superiore al dato dei sondaggi che attestano il movimento politico fondato da Silvio Berlusconi tra il 9 e il 10% figlio anche di una indovinata campagna acquisti di ex esponenti del centro sinistra fedeli a De Luca, tra cui spicca il casertano Zanini eletto in Consiglio regionale.
La Lega riesce nell’ ardua impresa di restare terza forza politica del centro destra grazie al 5,51 dei consensi. Impresa resa possibile grazie ad una indovinata campagna acquisti di candidati provenienti da altri partiti come Massimo Grimaldi consigliere regionale eletto cinque anni considerato vicino all’ex governatore Cald’oro, Gennaro Cinque consigliere regionale uscente con l’ Udc, Alfonso Piscitelli consigliere uscente eletto con Fratelli d’Italia.
La lista Cirielli presidente, organizzata alla buona e meglio, in un mese di campagna elettorale riesce a conquistare quasi 95 mila voti pari al 4,70% e riesce ad eleggere 2 consiglieri.
E’ andata male a Noi Moderati, quarta gamba centrista del centro destra che conquista poco più di 25 mila voti pari all’1,27%. Eppure nei mesi precedenti all’inizio della campagna elettorale la formazione centrista reclamava la candidatura di Mara Carfagna alla carica di presidente.
Conquistano percentuali da prefisso telefonico la lista Pensionati e Consumatori (0,2%) Udc (0,49%) DC con Rotondi (0,43%)
Cosa è mancato al centro destra per essere competitivo? Qualche opinionista e lo stesso Cirielli parla di voto d’opinione. In parte è vero, ma il centro destra paga lo scarso radicamento sul territorio, la scarsa qualità della classe dirigente locale. A questi problemi noti da una vita e non ancora risolti, si è aggiunto un teatrino durato mesi sulla scelta del candidato. E’ proprio vero il proverbio chi è causa del suo mal pianga sé stesso



