Domani, a via Bellerio, ci sarà il consiglio federale della Lega. Si arriva a questo appuntamento dopo la disfatta in Toscana che non è un flop come gli altri. Quell’ elezione se l’era intestata Roberto Vannacci, parlamentare europeo diventato in tempi celeri, vice segretario federale.
Il generale rischia, con molta probabilità, di finire sul banco degli imputati, insieme a Salvini, colpevole di avergli lasciato carta bianca. Al consiglio federale mancherà Luca Zaia, che non sarà presente né in presenza, né in collegamento per altri impegni. D’altronde La Lega non si è spesa più di tanto per farlo ricandidare per il quarto mandato, per motivi di rapporti con gli alleati gli è stata cancellata la lista Zaia che cinque anni fa aveva conquistato oltre il 40% dei consensi e neanche nel simbolo del partito ci sarà il suo nome. E anche se sarà capolista, in tutti i collegi elettorali, resta uno smacco per chi, ha amministrato il Veneto per 15 anni a suon di consensi
L’ala nordista del partito vorrebbe porre Vannacci davanti ad un bivio: o fa il vice segretario del Carroccio, versando la propria quota di contribuzione al partito, come fanno tutti, oppure si dedica alla sua struttura parallela dei team Vannacci
