Uno striscione con la scritta “AMICI DEGLI ISRAELIANI, NEMICI DEGLI ITALIANI”, firmato Forza Nuova, è stato affisso davanti alla sede della Lega di Treviso; un messaggio semplice, diretto, che fotografa quello che in molti pensano: la Lega di oggi non è più quella nata per difendere i Veneti e i Lombardi, adeguata poi da Salvini in salsa nazionale, ma un partito sempre più allineato ai poteri ed interessi esterni antinazionaie sempre più distante dal popolo.
“La Lega di oggi, con le sue “careghe” rispolverate in occasione del prossimo voto regionale, è il bluff politico per antonomasia” – dichiara Luca Castellini, veronese e vice segretario nazionale.
“Dopo 35 anni, la Lega gioca ancora su due fronti opposti: quello identitario tricolore con il surrogato Vanancci e il suo scudiero Valdegamberi, e quello lombardo-veneto autonomista, per fregare entrambi gli elettori e poi rivomitare tutto e per l’ennesima volta nella fogna dquello delle catene UE, del guerra per altri, dell’odio anti russo, delle bandiere israeliane a Pontida” – continua Castellini che conclude – “Oltre all’elettore, che suo malgrado si farà ancora prendere in giro dagli slogan sui manifesti pagati tra l’altro con i soldi dei veneti, grave sarà chi abbraccerà consapevolmente tutto ciò per tenere il culo sulla poltrona, rimangiando nel piatto dove ha sputato e risputato, e auto giustificandosi con discorsi del tipo “ci vuole una voce alternativa dentro il palazzo” per farsi rieleggere a 6.600€ lordi mese + i rimborsi spese”.
“Abbiamo voluto dire chiaramente ciò che tanti sentono ma non osano più dire – commenta invece Luca Leardini, coordinatore veneto di Forza Nuova – la Lega ha smesso di parlare di autonomia, di sovranità, di popolo e di identità, salvo occasioni da campagna elettorale, per diventare un partito di governo che pensa solo a restare incollato alle poltrone; hanno dimenticato chi dovrebbero difendere – conclude Leardini – non Israele, ma gli italiani che faticano, che perdono lavoro, casa e dignità.”
“Forza Nuova – dichiara Alessandro Moino, responsabile trevigiano del Movimento – resta l’unica voce libera, coerente e senza padroni; continueremo a dire quello che altri tacciono: prima di tutto vengono i Veneti e gli italiani, non i giochi di potere, non la difesa di chi compie un genocidio, non il business e le poltrone; per questo continueremo le nostre passeggiate sicurezza a fianco dei tanti connazionali che hanno deciso di uscire di casa e di non votare più chi poi li tradisce sistematicamente.
