Stalking aggravato lesioni personali diffamazione accesso illecito alla vita privata per questi accusa la procura della Repubblica di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti di Maria Rosaria Boccia imprenditrice finita al centro di un’indagine avviata dopo dopo un esposto e presentato dall’ex ministro Gennaro Sangiuliano.
Le indagini sono iniziate circa un anno fa con una perquisizione nella residenza della Boccia a Pompei effettuata degli uomini dei dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Napoli che aveva portato al sequestro di diversi dispositivi informatici e telefoni cellulari. Secondo l’accusa l’imprenditrice avrebbe adottato comportamenti ripetitivi, ossessivi, di controllo costante nei confronti dell’ex ministro della cultura. Un altro elemento emerso nel corso delle indagini riguarda l’insistenza con cui Maria Rosaria Boccia avrebbe tentato di accedere al telefono cellulare dell’ex ministro utilizzato anche per attività istituzionali pretendendo i codici di sblocco



