“Sono 243 giorni che non fa una conferenza stampa aperta a tutti: è pessimo”. Lo afferma Corrado Formigli, parlando a Concetto Vecchio di Repubblica.
“È una donna intelligente, con una grande energia, ma rifiuta la critica giornalistica. Le piace solo la stampa compiacente, il ruolo ancillare del Tg1 e di Rete 4″. Tutto viene riportato dalla premier a un livello politico: “Ti dice: se vuoi criticarmi ti devi candidare. Ma io faccio il giornalista, non mi faccio ridurre a fazione politica. Una premier non può parlare solo con chi le fa i complimenti”. Tutti gli inviti recapitati a Palazzo Chigi, nella speranza che Meloni prendesse parte a una delle discussioni su Piazzapulita, sonno state rispedite al mittente: «Quando era all’opposizione veniva. Brava, con la risposta pronta. Ora non viene più per non darci soddisfazione, per non legittimarci. In compenso querelano. Arianna Meloni ha fatto una causa civile a La7, per denunciare una presunta campagna diffamatoria di Piazzapulita. Non so bene a cosa si riferisca. L’ho invitata in trasmissione. Un’intera puntata su di lei. Ha declinato».
Un atteggiamento che, secondo Formigli, mina le basi della democrazia: “Lei (Meloni, ndr) afferma su Instagram che il potere d’acquisto degli italiani è aumentato, un’evidente bugia, ma non può essere contraddetta. Ma così la democrazia vale solo il giorno in cui si vota, dai giorni successivi io penso soltanto a quelli che hanno votato per me”.



