Nella Lega il protagonista del generale Roberto Vannacci fortemente voluto da Matteo Salvini comincia a dare fastidio. In Toscana per esempio Susanna Ceccardi parlamentare europea e collega del generale nei giorni scorsi ha lamentato un eccesso di interventismo da parte di Vannacci nel lavoro di predisposizione delle liste che dovranno essere presentate nei prossimi giorni per le elezioni regionali. “Qui ci sono militanti non truppe” così ha tuonato da Ceccardi rcon linguaggio militare ad hoc ma il generale tira dritto forte del fatto che è stato proprio Salvini ha nominarlo responsabili della campagna elettorale della Lega in Toscana. In Lombardia invece contestano a Vannacci di aver promosso diversi incontri soprattutto nella provincia di Varese senza informare le strutture locali del partito di cui è vicesegretario. Sono tanti leghisti della prima ora come anche convertiti alla lega nazionale di Salvini a lamentarsi per il tentativo di vannaccizzazione del movimento da parte del generale.
Per onestà intellettuale dobbiamo però ricordare che Vannacci ha salvato Salvini da una sicura debacle elettorale alle scorse europee candidandosi nelle cinque circoscrizioni e conquistando oltre 500 mila voti di preferenza. Nei territori dove ha conquistato migliaia di preferenze sta cercando di arruolare nuovi adepti portando nel Carroccio o la sua esperienza, i suoi ideali, all’interno di un partito, nel quale, in pochi mesi, è diventato vice segretario federale
