“Durante la II guerra mondiale Napoli fu la città italiana che subì più bombardamenti.
L’obiettivo principale degli angloamericani era il porto ma le incursioni aeree devastarono anche la città con il chiaro intento di fiaccare il morale degli abitanti.
I morti civili accertati furono oltre 30.000. Una vera strage che però non trova alcuno spazio nella memoria e nel ricordo delle tante celebrazioni storiche”.
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, Marcello.Taglialatela, storico esponente della destra sociale, vice segretario nazionale di Indipendenza che dichiara,: “la sensazione è che quei morti debbano essere dimenticati per non offendere il tanto celebrato eroismo degli Alleati.I bombardamenti sulla popolazione civile di Napoli sono una delle pagine più buie delle “imprese” alleate. Seconda solo alla distruzione della città di Dresda in Germania che causò quasi centomila vittime”.



