“La riforma della giustizia non toglie ma aumenta le garanzie ai cittadini. Abbiamo ascoltato critiche che vanno fuori dal contesto, è bene invece ribadire che questa non è una riforma punitiva per la magistratura ma per quel sistema autoreferenziale, di scambi di favori e di ingerenze politiche percepito come estraneo alla volontà degli italiani e contrario al dettato costituzionale sul giusto processo”.
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, Jacopo Morrone, deputato della Lega precisando: “di qui il nostro pieno appoggio al principio della separazione delle carriere tra pubblici ministeri e giudici, un assetto che si incrocia con il concetto di giustizia equilibrata in quanto assicura, come accade in quasi tutti gli altri ordinamenti, la parità tra difesa e accusa che si manifesta prioritariamente attraverso la garanzia della terzietà e dell’imparzialità del giudice rispetto alle parti”.



