Chi la dura potrebbe anche clamorosamente vincere. Di certo è che la Lega non molla e, con una mossa quasi a sorpresa, riapre la discussione sul terzo mandato per i presidenti di Regione (leggi Zaia, in Veneto, e De Luca, in Campania). Una questione che, secondo gli esperti di politica interna, sembrava definitivamente chiusa. E invece, in commissione Affari costituzionali del Senato, (mancava poco alle 14), la Lega (senatori Tosato, Bizzotto, Stefani, Dreosto, Testor, Spelgatti, Garavaglia) presentava un emendamento al ddl Assessori regionali, per sostituire – nella legge del 2 luglio 2004 che disciplina il sistema di elezioni dei presidenti di Regione a statuto ordinario – le parole “secondo mandato” con “terzo mandato”.
Il silenzio di Zaia
La notizia rimbalzava a Palazzo Balbi, dov’era in corso il punto-stampa di Zaia e il presidente a ribadire che lui, quella partita, non la sta seguendo. Ma si torna a titolare sul terzo mandato: discussione e votazione dell’emendamento già giovedì prossimo.
In commissione, il primo banco di prova. Divergenze nella maggioranza, ma la Lega insiste.
Quando si dice la speranza è l’ultima a morire.



