Il premier Giorgia Meloni andrà fisicamente alle urne il giorno dei referendum su lavoro e cittadinanza ma non ritirerà le schede. La presa di posizione della presidente del Consiglio, a margine delle celebrazioni della Festa della Repubblica, fa andare su tutte le furie le opposizioni che la definiscono una scelta “vergognosa” e “blasfema”, una sorta di contraddizione in termini che sa di “presa in giro agli italiani”.
Quella di non prendere il foglio per votare, specifica il Viminale, è una scelta legittima ma che non ha alcuna incidenza ai fini del quorum che prevede, per la validità, che si siano espressi almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto.



