venerdì, Dicembre 5, 2025
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Sparo di Capodanno, Delmastro ribadisce: “Non ero in quella stanza”

“Ero fuori dalla pro loco a fumare con due amici di mia figlia, parlavano della festa di capodanno. A un certo punto ho sentito uno scoppio all’interno e ho pensato. Ecco, abbiamo il primo coglione dell’anno che spara i botti. Sono rientrato e ho visto la pistola sul tavolo”.

Cosi ricorda la notte di Capodanno il sottosegretario  Andrea  Delmastro in udienza durante il processo a Emanuele Pozzolo per porto abusivo d’armi e munizioni in relazione alla notte del famoso sparo di capodanno.

La testimonianza di Delmastro

Convocato dalla difesa di Pozzolo, espulso di recente dal gruppo di Fratelli d’Italia e protagonista, pochi giorni prima, di dichiarazioni a Report in cui collocava Delmastro dentro la Pro Loco “subito dopo lo scoppio”, Delmastro ha confermato invece la versione di sempre.

“Sono sceso a portare in auto degli avanzi della serata, poi sono risalito e mi sono messo a fumare sul poggiolo davanti alla Pro Loco. Il tempo di aspirare poche boccate e sono rientrato per verificare cosa fosse accaduto dopo lo scoppio. Temevo che un petardo potesse aver danneggiato il pavimento e che avremmo dovuto rifondere i danni”.

Delmastro, a domanda del legale di Pozzolo Andrea Corsaro, ha anche detto in prima battuta di non aver voluto parlare con Pozzolo prima che tutti i testimoni venissero sentiti a sommarie informazioni, “nonostante mi cercasse vorticosamente dopo l’accaduto per cercare di spiegarsi”. Poi però, a domanda successiva di Corsaro, ha ricordato di aver incontrato in realtà Pozzolo a casa propria, il 2 gennaio. “Mi suonò al campanello e lo feci salire”, ha confermato Delmastro.

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