“Io continuo a dire che ci penso, però di una cosa sono sicuro: farò propaganda affinché la gente se ne stia a casa”. Lo ha detto a proposito dei cinque referendum dell’8 e 9 giugno su lavoro e cittadinanza, il presidente del Senato Ignazio La Russa parlando all’incontro “Spazio Cultura”, organizzato da Fratelli d’Italia al teatro Niccolini alla presenza di ministri e parlamentari.
Sulle riforme, il presidente del Senato ha spiegato: “la scelta del centrodestra di partire con il premierato invece di partire con l’elezione diretta del capo dello Stato la trovo ragionevole, comprensibile ma alla luce dei fatti non posso dire che sia stata una scelta indovinata”.
“Il centrodestra – ha sottolineato – pensava che potesse essere terreno di incontro con le opposizioni ma la sinistra non ha minimamente accettato di discutere in maniera serena: discutiamo di tutto tranne che della democrazia diretta”. Per la seconda carica dello Stato, “la riforma non è ferma ma è vero che non sta correndo. Penso che le forme di democrazia diretta non possano e non debbano trovare un ostracismo perché i paesi più democratici del mondo spesso hanno forme di democrazia diretta”.



