L’ultimo congresso federale della Lega ha completato la metamorfosi del partito fondato, oltre 40 anni fa, da Umberto Bossi. Una metamorfosi immaginata probabilmente da Salvini fin dall’esordio della sua segreteria nel 2013 ma il momento storico aveva consigliato cambiamenti.
Nel 2019 Salvini dopo il clamoroso successo alle Europee sognava di fare la Lega una forza conservatrice, egemone del centro destra, arricchita da un gruppo.di intellettuali sull’esempio di Berlusconi nel 1994. Persa l’occasione, per demeriti propri (pieni poteri) Salvini ha dovuto costruito una diversa identita’. La triade che aveva invocato Trump Putin Le Pen si e’ mostrata una scelta azzeccata. I primi due leader sono al centro del dibattito politico mondiale, la terza e’ una leader della destra euripea e rappresentano modelli utili per cementare la nuova Lega, dove i principi originari sono stati rovesciati.
Il populismo antisistema di Umberto Bossi che oscillava tra secessione dall’Italia e federalismo e’ rivolto ora contro le istituzioni europee e lapolitica di Macron ostile a Mosca.
Il federalismo, storica battaglia della Lega, pur rispettando formalmente la riforma delke regioni, si e’ trasformato in centralismo, esaltato dalla stessa elezione di Salvini per acclamazione, dal suo mandato esteso a 4 anni, dalla facta’ di nominare, prossimamente vice segretario il neofita Vannacci sostebitore di una destra legge ed ordine in perfetta antitesi della filosofia di Bossi. Roma Ladrona ha ceduto il.posto all’esaltazione di una lex romana decisionista anti migranti sul modello ungherese di Orban.
Che dire dell’antiamericanismo di un tempo, avverso alla guerra, rucordo quella in Iraq, per eswmpio, convertito in adesiine all’America First di Trump.che si dimostra, al momento comprensivo nei confronti del Cremlino.
