“Prima annullano le elezioni perché vince il candidato sgradito a Bruxelles. Poi arrestano lo stesso Georgescu mentre sta andando a presentare la propria candidatura per le nuove elezioni. Oggi lo escludono dalla corsa per timore che vinca. Alla faccia della democrazia: quanto sta accadendo in Romania – Stato membro dell’Ue – è estremamente preoccupante e non può e non deve lasciarci indifferenti. Da anni l’Europa afferma di difendere i principi della democrazia, qui non dice nulla, mentre milioni di romeni vengono privati del proprio voto? Forse Bruxelles, prima ancora che a riarmarsi, dovrebbe fare più attenzione a queste inquietanti derive antidemocratiche”.
Così Paolo Borchia, capo delegazione Lega al Parlamento europeo.