“L’arresto di Nicola Salvati, tesoriere regionale del Partito Democratico (PD) in Campania, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, corruzione, falso in atto pubblico e autoriciclaggio, getta una luce inquietante sulle contraddizioni interne al partito”.
Lo afferma in una nota, diffusa alla stampa, Marcello Taglialatela, vice segretario nazionale di Indipendenza precisando: mentre il PD a livello nazionale critica aspramente le politiche governative sull’immigrazione, in Campania emerge un quadro desolante: esponenti di spicco del partito coinvolti in attività illecite legate proprio all’immigrazione clandestina. L’inchiesta della Procura di Salerno ha portato alla luce un sistema in cui oltre 2.000 cittadini extracomunitari avrebbero pagato somme elevate per ottenere permessi di soggiorno attraverso richieste di nullaosta al lavoro falsificate, avvalendosi di aziende compiacenti e professionisti corrotti.La sospensione di Salvati da parte del PD regionale appare come un tentativo tardivo di salvare le apparenze, ma non può cancellare l’ombra dell’ipocrisia che grava sul partito. È lecito domandarsi come sia possibile che figure di tale rilievo siano coinvolte in simili scandali, mentre pubblicamente si professano paladini della legalità e dell’accoglienza”
Questo episodio, conclude Taglialatela, non solo mina la credibilità del PD campano, ma solleva interrogativi più ampi sulla coerenza tra le dichiarazioni di principio e le azioni concrete dei suoi rappresentanti. La fiducia dei cittadini non può essere tradita da comportamenti che smentiscono clamorosamente le posizioni ufficiali del partito.In un momento storico in cui la questione migratoria è al centro del dibattito pubblico, episodi come questo rischiano di alimentare ulteriormente il sentimento di sfiducia nei confronti delle istituzioni e dei partiti politici. È indispensabile che il PD faccia chiarezza al proprio interno e adotti misure concrete per prevenire future derive di questo genere, se vuole recuperare credibilità agli occhi dell’opinione pubblica”