Le imprecisioni, gli errori sono all'ordine del giorno. Posso capitare a tutti. Gli orrori no. E il neo ministro della cultura, Alessandro Giuli, nominato da Giorgia Meloni al posto di Gennaro Sangiuliano, la cui carriera politica dovrebbe essere terminata per il caso Boccia, intervenuto a La 7 nella trasmissione condotta da David Parenzo ha affermato niente poco di meno che Antonio Gramsci è morto nelle carceri fasciste. Sarebbe bastato andare a vedere, in rete, anche su Wikipedia per scoprire che il pensatore marxista è morto il 27 aprile del 1937 in ospedale.
Affermazione errata, resa ancor più grave dal fatto che il neoministro è stato autore di un libro sul politico comunista, intitolato Gramsci è vivo.
Questo orrore del ministro ci viene raccontato, in un post pubblicato su Facebook dal nostro Igor Colombo, scrittore e corrispondente del blog dalla Calabria che riportiamo fedelmente.
di Igor Colombo
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