Di Igor Colombo
Il drammatico quanto inestricabile oramai, quadro geopolitico internazionale vede una Unione Europea correa del tutto il sangue che in queste ore sta tragicamente scorrendo in Libano, quale ultimo cruento scenario bellico. L’aggressione di Israele contro il Libano è stata ufficialmente condannata dall’Onu per bocca del suo presidente Gutierres che ha affermato: “ Non si può permettere che il Libano diventi una nuova Gaza”. La maggioranza dei paesi del mondo non allineati ai centri nevralgici statali filo-sionisti, ha fermamente condannato quanto sta accadendo nel Paese dei cedri. Sono oltre 50 i conflitti che attualmente sono in pieno drammatico svolgimento nel mondo, autorizzati e voluti dalle alte istituzioni politiche occidentali con la costola più importante di queste, l’Ue che ha addirittura annunciato lo stanziamento di ben 35 miliardi per Kiev. Ucraina, Palestina ed ora Libano sono conflitti intrecciati tra di loro con un unico comune denominatore, destabilizzazione e conquista. In questo intreccio drammatico è ben evidente la volontà della Nato di prepararsi ad una definitiva guerra contro l’Iran che dia al sionismo internazionale il dominio in tutto il Medio oriente. Questo sarà uno degli ultimi passaggi strategici che nel suo abbrivo sta già costando la vita a donne e bambini ed a tutta una popolazione civile inerme ed innocente. Dal canto suo anche l’Onu, al netto della sua pleonastica quanto dovuta condanna nei confronti di Israele , nei fatti nulla sta facendo per prevenire il genocidio di Gaza e bloccare i massacri perpetrati dagli israeliani. Una scia di sangue, una spirale di violenza senza freni ed in assenza di atti di resipiscenza da parte dei protagonisti dinanzi a tutto questo orrore. Intanto le premesse per un allargamento del conflitto o meglio dire, dei conflitti, ci sono tutte. L’Iran, sostenitore delle milizie sciite ha annunciato il proprio appoggio alla causa anti-sionista, insieme a Siria, Russia e Cina, dunque non poca cosa. Lo scenario è ben diverso da quello del 2006 dopo Hezbollah trionfò sul sionismo. Oggi la recrudescenza degli eventi ed i protagonisti interessati, lasciano prefigurare una escalation a livello mondiale con il serio rischio che si inneschi e scoppi una Terza Guerra mondiale. L’Europa, con le sue rappresentanze, dovrebbe prendere le redini di tutto e costruire percorsi pace indispensabili , bloccando i massacri che in queste ore stanno interessando il Libano e non solo. Purtroppo tutto ciò manca e tutti sembrano correre verso il disastro, con una certezza di cui il mondo è consapevole, ossia l’arroganza e l’abominio di Israele, spalleggiato da sempre dagli Usa, deve finire e solo allora ci saranno ottime possibilità per una pace in tutto il medio oriente e non solo.
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