A Fanpage.it Matteo Orfini, deputato del Partito democratico in commissione Cultura, ha commentato il caso del ministro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia: "Sangiuliano già di fatto non è più ministro della Cultura. Chi può prendere sul serio da oggi un ministro del genere?". E su Meloni: "Ha sottovalutato la vicenda", forse perché "è abituata a difendere l'indifendibile". "È solo una questione di tempo. Sangiuliano già di fatto non è più ministro della Cultura. È stato confermato, ma chi può prendere sul serio da oggi un ministro del genere? Quando Sangiuliano andrà da Giorgetti nella fase di preparazione della legge di bilancio a chiedere dei fondi per la cultura, che forza contrattuale avrà? Oggi ha firmato i decreti per la riforma del ministero - chi può prendere sul serio riforme fatte da una persona del genere? Ci sono 250mila lavoratori e lavoratrici del cinema che sono a casa, il settore è bloccato perché il governo non ha fatto quello che avrebbe dovuto in questi mesi. Ci sono centinaia di produttori che rischiano di fallire per la riforma del tax credit. E potrei andare avanti. Ovunque ti giri c'è un disastro, quindi già c'erano tutti i motivi per cacciarlo. Dopodiché, ovviamente una vicenda come questa squalifica completamente la persona, e toglie ogni credibilità. Tenerlo lì è un danno al Paese, alla cultura italiana e al governo. Io penso che Giorgia Meloni abbia sottovalutato la vicenda, e l'impatto che sta avendo e continuerà ad avere. Non è una questione che si chiude qui. Capisco che è abituata a difendere l'indifendibile: lo ha fatto con Santanchè, lo ha fatto con Delmastro, lo ha fatto con Donzelli. Ma questo è forse il caso più eclatante della pochezza della classe dirigente che Fratelli d'Italia ha portato al governo".
Nessun commento:
Posta un commento