Gli strascichi della polemica sui mandanti della strage di Bologna non potevano non portare dietro una nuova diatriba, che a cadenza annuale ripiomba: quella riguardante il simbolo di Fratelli d'Italia.
Quella fiamma tricolore che leggenda vuole disegnata e ideata dallo stesso Giorgio Almirante al momento di dar vita al Movimento sociale italiano nel 1946.
Una decisione, quella relativa alla rimozione all'interno del simbolo di Fratelli d'Italia che dovrebbe riguardare i vertici, i quadri dirigenti, gli iscritti al partito, magari nel corso di un congresso ed invece a chiedere la rimozione della Fiamma è Elly Schlein, segretario del Partito Democratico che nel corso di una intervista ha dichiarato: "questi si tengono stretti la fiamma nel simbolo e poi fanno pure gli offesi.
Non si tratta di un attacco molto originale. In tempi non sospetti, quando riecheggiava l'onda nera che attenterebbe alla democrazia, la fiamma tricolore del partito meloniano diventò un bersaglio della sinistra, che la vuole icona di diretta derivazione fascista.
La Fiamma, al momento resta nel simbolo di Fratelli d'Italia. D'altronde non possono essere esponenti di altri partiti, a dover stabilire cosa è giusto fare in casa altrui.
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