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venerdì 21 giugno 2024

Simone Di Stefano: Exit esce da Indipendenza per assenza di un programma politico chiaro




 L’associazione Exit-Sovranità per l’Italia, cessa di aderire al movimento politico Indipendenza, di cui è stata inizialmente fra i promotori e fondatori.

Exit aderì ai comitati “Fermare la guerra” e successivamente al “Forum dell’indipendenza italiana” che diede vita nel novembre del 2023 al movimento politico Indipendenza, con la speranza di creare un partito più ampio che mirasse a diventare punto di riferimento per milioni di italiani che ormai da anni hanno rotto completamente i ponti con i vecchi partiti, i vecchi schemi logori del centrodestra, con menzogne ripetute a pappagallo ad ogni campagna elettorale e puntualmente tradite negli anni di Governo.
Il movimento Indipendenza a cui abbiamo aderito fino ad oggi, non vuole o non riesce a dotarsi di un programma politico chiaro, non vuole o non riesce a dotarsi di regole e metodi interni che lo facciano percepire come un vero e proprio partito, non vuole o non riesce ad uscire dalla dinamica del partito personale: ovvero il partito non ha un programma, quindi il programma del partito coincide con le dichiarazioni del segretario.
Questa mancanza di chiarezza programmatica ha tenuto insieme un gruppo troppo eterogeneo, che ha portato il partito a candidarsi nella stessa tornata elettorale delle amministrative 2024 sia da solo, sia in alleanza con Democrazia Sovrana e Popolare di Rizzo e Toscano, sia in coalizione con il centrodestra a Vibo Valentia. Contemporaneamente si dava indicazione per le Europee su diversi territori di votare Lega con preferenza a Vannacci.
Noi riteniamo che gli uomini, le donne e soprattutto l’elettorato in grado di interpretare il sentimento di ribellione che sta scuotendo le nazioni e i popoli europei non sia da ricercare nella parte sempre più minoritaria che si reca alle urne votando acriticamente “il partito del cuore”, ma principalmente nei milioni di italiani che non si recano alle urne. I partiti che hanno già governato hanno tradito TUTTE le aspettative e le speranze riposte.
Ricercare quindi un dialogo, una sponda, o anche solo l’idea che ad esempio Fratelli d’Italia o Lega possano o debbano avere una sorta di “redenzione”, rientra nella mancanza di volontà di dare al partito una sua linea chiara, univoca e di rottura INSANABILE del rapporto con questi partiti di sistema, premessa fondamentale per la nostra adesione, e motivo principale della nostra uscita.
Così come la mai chiarita posizione sull’Unione europea e sull’Euro o il fatto di ventilare l’ipotesi di “un’altra Europa possibile” o di “cambiare l’Europa” o di volere “meno Europa” che è la posizione propria di Lega e di Fratelli d'Italia. Per noi indipendenza significa ZERO EUROPA e ammainare per sempre l’odiata bandiera blu con le stelline. Ovvero prefigurare un percorso di USCITA dell’Italia dalla Unione europea, unica vera INDIPENDENZA di cui l’Italia ha bisogno.
Non ci dilunghiamo oltre, rimarchiamo le nostre posizioni non per additare segretario e dirigenti, ma per farvi capire che siamo incompatibili. Ci auguriamo che la nostra uscita, togliendo una componente radicale, aiuti Indipendenza a trovare una via, quale che sia.
Simone Di Stefano
Davide Di Stefano
Marcello Pianu
Enrico Rinaldi
Andrea Gallini
Franco Napolitano
Paolo Di Matteo
Massimiliano Pugliese

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