Fonte Italia Oggi
Il 2 giugno, Claudio Borghi, senatore della Lega, in relazione all’affermazione contenuta nel rituale messaggio del presidente della Repubblica, «Con l’elezione del Parlamento europeo consacreremo la sovranità dell’Ue» (mera ripetizione di una formula usuale) ha dichiarato: «Se pensa davvero che la sovranità sia dell'Ue invece che dell'Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi»
Purtroppo per lui, Borghi, esponente di una delle forze politiche della coalizione di maggioranza e legata a Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, finge di ignorare che esiste una sovranità sovranazionale europea definita nei vari trattati internazionali succedutisi dal 18 aprile 1951 (istituzione della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio).
L’Italia ha da decenni ceduto parte della propria sovranità normativa all’Ue
In termini costituzionali, nella gerarchia delle fonti del diritto, le norme comunitarie prevalgono da decenni sulle norme nazionali. Per modificare questa situazione, Borghi e i suoi sodali, a partire da Matteo Salvini debbono ottenere i numeri parlamentari per decidere l’uscita dell’Italia dall’Unione europea.
Il che è piuttosto improbabile per un partito che fa di tutto, almeno con Salvini e i salviniani a insediarsi nell’area esistente (se esiste) oltre la destra, e che, per esempio, postula decisioni del tutto opposte rispetto ai 10 punti prospettati dall’Assolombarda (che ha un peso che va ben al di là del pur cruciale ambito lombardo).
Campagna elettorale?
Certo che sì. Ma al contrario.
Il 2 giugno, Claudio Borghi, senatore della Lega, in relazione all’affermazione contenuta nel rituale messaggio del presidente della Repubblica, «Con l’elezione del Parlamento europeo consacreremo la sovranità dell’Ue» (mera ripetizione di una formula usuale) ha dichiarato: «Se pensa davvero che la sovranità sia dell'Ue invece che dell'Italia, per coerenza dovrebbe dimettersi»
Purtroppo per lui, Borghi, esponente di una delle forze politiche della coalizione di maggioranza e legata a Russia Unita, il partito di Vladimir Putin, finge di ignorare che esiste una sovranità sovranazionale europea definita nei vari trattati internazionali succedutisi dal 18 aprile 1951 (istituzione della Comunità europea del Carbone e dell’Acciaio).
L’Italia ha da decenni ceduto parte della propria sovranità normativa all’Ue
In termini costituzionali, nella gerarchia delle fonti del diritto, le norme comunitarie prevalgono da decenni sulle norme nazionali. Per modificare questa situazione, Borghi e i suoi sodali, a partire da Matteo Salvini debbono ottenere i numeri parlamentari per decidere l’uscita dell’Italia dall’Unione europea.
Il che è piuttosto improbabile per un partito che fa di tutto, almeno con Salvini e i salviniani a insediarsi nell’area esistente (se esiste) oltre la destra, e che, per esempio, postula decisioni del tutto opposte rispetto ai 10 punti prospettati dall’Assolombarda (che ha un peso che va ben al di là del pur cruciale ambito lombardo).
Campagna elettorale?
Certo che sì. Ma al contrario.
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