Lo afferma il direttore editoriale del Secolo d'Italia ed ex deputato Italo Bocchino in una intervista a Repubblica sostenendo che Scurati avrebbe dovuto tenere il suo intervento tv "anche se il suo è stato un compitino claudicante, come hanno fatto notare anche Aldo Grasso e Giampiero Mughini. Scurati non è uno storico, M contiene errori, come hanno osservato Ernesto Galli della Loggia e altri", "avrebbe letto il suo monologo tutto politico, di attacco al governo, davanti a 800mila spettatori, e nessuno se ne sarebbe accorto. Invece così ne hanno fatto un caso internazionale". Come mai lo definisce claudicante? "Scurati dice alla destra: il 25 aprile non vi riguarda. Sbaglia: il 25 aprile è di tutti", "perché ci ha dato la libertà . Ci ha liberato da quei pazzi dei tedeschi. Ma spesso si dimentica che l'antifascismo è stato una categoria politica violenta, ha fatto dei morti, lì ha ragione Lollobrigida", "quel che oggi contesto è la divisione tra antifascisti, quelli buoni, e gli a-fascisti, i lebbrosi". Per chi viene dal Msi il fascismo non rimane un nervo scoperto? "È un nervo sclerotizzato. Il nervo scoperto è della sinistra senza leader, e priva di una coalizione. Infatti l'opposizione la fanno i giornalisti, Marco Travaglio e Massimo Giannini, sono loro i veri leader". La Rai è Tele Meloni? "Ma se il 70 per cento dei dirigenti che gestiscono la spesa è di sinistra. C'è stato finalmente un timido riequilibrio".
martedì 23 aprile 2024
25 aprile, Bocchino: sono antifascista ma non ho bisogno di dirlo
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di Giuseppe Parente
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