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sabato 16 marzo 2024

La fronda anti Salvini, Grimoldi: il progetto nazionale è fallito.





















40 anni nasceva la Lega Lombarda. Non era la prima formazione dell'autonomismo nordista. Già da un anno la Liga Veneta aveva rappresentanza parlamentare. Ma alla fine, pur dentro un processo di aggregazione federativa che ha dato vita alla Lega Nord il primato lombardo nel gruppo dirigente è indiscusso. Nonostante gli straordinari risultati elettorali dei veneti. Ma quale Lega? Quella di Umberto Bossi della quale si sono perse le traccia nel Carroccio attuale o quella di Matteo Salvini, ribattezzata pochi anni fa con l'appellativo Lega Salvini Premier prima delle ultime europee 2019 ad immagine e somiglianza del suo leader?
A festeggiare dovrebbero essere i leghisti della prima ora, i partecipanti alla grande manifestazione del 1996 la cosiddetta Marcia del Po, le ex camice verdi della Guardia Nazionale Padana, non solo per nostalgia, ma per rimarcare l'abisso che separa, pregi e difetti, lo storico partito dall'attuale.
Sui 40 anni della Lega, sul passato e sul presente di questo movimento, intervisto Paolo Grimoldi deputato della Lega nella XV XVI XVII legislatura al quale pongo alcune domande



1) Il 12 aprile 1984, quasi 40 anni fa, in uno studio notarile di Varese, Umberto Bossi, Manuela Morrone, sua moglie, Giuseppe Leoni, architetto, Pierangelo Brivio, commerciante; Giuseppe Leoni, architetto; Emilio Sogliaghi, dentista davano vita alla Lega Autonomista Lombarda, divenuta Lega Lombarda ed infine Lega Nord. Ci puoi spiegare il perché del successo di questa formazione politica?

La Lega nasce come partito interclassista, con una identità territoriale forte, un sindacato del territorio ( Non importa che lavoro fate e di che tendenza politica siete, quello che importa è che siete, e siamo, tutti lombardi, sostiene a giusta ragione Umberto Bossi) profondamente legato al territorio. Un movimento politico né di destra, né di sinistra, dove era possibile trovare tra i suoi iscritti, dirigenti, militanti, persone che in passato provenivano dal Partito Comunista Italiano, dalle organizzazioni giovanili dell'estrema sinistra ma anche dal Movimento Sociale Italiano o anche da Giovane Europa (Borghezio). 

2)Perché era possibile trovare nella Lega tra elettori e militanti gente di cosi diversa cultura politica?

E' molto semplice. La Lega parlava alle persone, alla collettività, al di là ed oltre le loro appartenenze culturali e/o politiche. Parlava al cuore della gente, proponendo un sogno identitario  ed in relazione ad esso, ogni simpatizzante, militante, dirigente, aveva un compito da portare avanti. Tanti militanti sono cresciuti, diventati consiglieri comunali, assessori, vice sindaci, sindaci, consiglieri regionali, portando nel cuore il sogno rivoluzionario della Lega.

3) La Lega Nord, di cui sei stato e sei militante, è stata messa in riposo, ora c'è la Lega Salvini Premier che dopo la sconfitta elettorale in Sardegna e la sostanziale tenuta in Abruzzo è pronta ad affrontare le elezioni europee. Con che spirito e con che obiettivi?

E' stato annacquato, negli ultimi anni, l'aspetto identitario del partito. La Lega ha perso la funzione di sindacato del Nord, diventando altro. C'è molta disaffezione da parte dei militanti come dimostra il calo dei tesserati (-45% rispetto all'anno precedente). Ti preciso che si tratta di un dato più o meno indicizzato per cui vale per la Lombardia come per la Campania o la Basilicata, più o meno nella stessa misura.

4) La Lega di Bossi era alleata, in Europa, con formazione politiche autonomiste della Catalogna, dei Paesi Baschi, della Corsica, da 5 anni a questa parte fa parte di un gruppo denominato Identità e Democrazia, al quale hanno aderito formazioni della destra come Alternativa per la Germania e il Rassemblement National. Condividi questa scelta?

La Lega, a prescindere dagli alleati in Europa, dovrebbe portare a Strasburgo le istanze dei territori, comportarsi da autentico sindacato dei territori e non impelagarsi in questioni squisitamente ideologiche.

5) La Lega Salvini Premier, superata anche in Abruzzo da Forza Italia, sta vivendo un momento difficoltà, rischia di diventare la terza forza del destra- centro guidato da Giorgia Meloni e lo stesso Salvini all'interno del suo partito, ha difficoltà a ratificare un accordo con l'Udc di Lorenzo Cesa? Come può uscire da questo impasse?


Serve capire qual è il nostro progetto politico o darci un progetto politico, che non può chiamarsi `Lega per Salvini premier´ quando in Sardegna prendi il 3% ed è chiaro che avere o non avere il premier non può essere un progetto politico. Quindi, modificare subito il simbolo prima delle europee per evitare la debacle elettorale e darsi un progetto politico chiaro e definito
Mi spiego meglio: non puoi fare un cartello elettorale dove qui candidi dentro il simbolo della Lega gli uomini di Cesa dell’Udc, Patriciello che fino alla settimana scorsa era un tesserato di Forza Italia, che in Regione Molise ha fatto una lista civica che sostiene il centrodestra e in Campania una civica che sostiene il centrosinistra e il Pd. E poi in Europa fai parte di un gruppo con Alternativa per la Germania  che è l’estremissima destra. Francamente, non si capisce niente.

6) Vorrei terminare questa intervista con un'ultima domanda sulla vita democratica del partito, la Lega Salvini Premier : "da quanti anni non si svolge il congresso regionale lombardo?

Ti ringrazio per la domanda. La Lega non svolge un congresso regionale in Lombardia da ben 9 anni. Il commissario regionale, indicato da Salvini, più che un ruolo politico, sta svolgendo un ruolo di prefetto. La Lega Nord, un decennio fa, aveva raccolto le firme per un referendum abrogativo per l'abolizione delle prefetture. 




 






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