I leghisti delusi dalla scelta nazionale di Matteo Salvini sono davvero tanti. In questi anni, hanno dato vita ad associazioni e movimenti politico culturali diversi. Penso al Partito Popolare del Nord dell'ex ministro Castelli, a Grande Nord che ha provato anche qualche sfida elettorale mancando a Milano per poche centinaia di voti l'elezione di un consigliere comunale o al Comitato Nord costituito da iscritti alla Lega con il beneplacito di Umberto Bossi.
Ora c'è un movimento, nato nel 2015, messo in sonno, che vuole frantumare ulteriormente la Lega di Matteo Salvini. Si chiama Forza Nord che avrà il logo con il colore verde della Padania e che si collocherà , salvo sorprese, all'interno della compagine di Forza Italia con il placet di Antonio Tajani. Ma da chi sarà composto questo movimento e con quali obiettivi?
Gli ideatori della nuova “creatura politica” sono i fuoriusciti dalla Lega della prima ora, quella del padre fondatore Umberto Bossi, passati nelle fila del partito di Silvio Berlusconi dopo le tante vicissitudini del Carroccio. “Da quando Bossi non c’è più abbiamo perso la nostra linfa vitale, i nostri valori e i nostri obiettivi”, si sente mugugnare tra i membri del movimento, che dicono anche “con Salvini non è la stessa cosa, vogliamo tornare alle origini”. In che modo? Il movimento, nell’alveo degli azzurri, vorrebbe creare una corrente federalista che poggi sulle basi liberali impostate dal Cavaliere quando creò Forza Italia.
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