Estratto dell’articolo di Stefano Folli per “la Repubblica”
La vicenda tragicomica del “pistolero” di Fratelli d’Italia offre un paio d’insegnamenti. Il primo è la conferma che il partito della premier tende troppo spesso a scivolare in gaffe grottesche, specchio di una debole, se non del tutto assente, cultura istituzionale. Si tratti del treno del ministro Lollobrigida o dei documenti riservati girati dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro al suo coinquilino, Donzelli, c’è sempre qualcosa che non andava detta o non andava fatta, costringendo la presidente del Consiglio a correre ai ripari.
ANDREA DELMASTRO E GIOVANNI DONZELLI
Ora c’è una pistola che ha sparato in una festa di Capodanno e un deputato di FdI, Pozzolo, titolare del porto d’armi, che non sa come cavarsi d’impaccio. E nell’incertezza rifiuta di consegnare agli inquirenti gli abiti che indossava quella sera. Questo è l’aspetto più insidioso della storia, visto che il protagonista sceglie di rifugiarsi nel privilegio parlamentare come nella coperta di Linus. Difficile immaginare una reazione più inopportuna e persino infantile.
[…] La seconda lezione è che la classe politica di Fratelli d’Italia è spesso gravemente inadeguata. Lo è a medio livello, ma i fatti lasciano intravedere le stesse carenze a un livello più alto. Salvo eccezioni, s’intende. Ed è singolare che in Parlamento siedano personaggi spesso improbabili, tali da rendere arduo o addirittura impossibile selezionare figure in grado di competere con successo per cariche di peso a livello nazionale o locale: dalle regioni ai comuni maggiori. […]
In sostanza si è creata una contraddizione tra la figura di Giorgia Meloni come guida del governo, nonché leader politica, e il partito FdI. […] I pasticci dei fratelli italiani, i pistoleri e i treni non hanno granché effetto sul consenso, in quanto l’elettorato di destra per ora è abbastanza compatto nel dimostrare la propria fiducia alla premier.
Ecco perché è probabile che nelle elezioni europee di primavera si ripeta il voto pro-Meloni, nonostante incidenti e infortuni di vario genere. Del resto, l’opposizione non riesce a sfruttare a suo vantaggio le occasioni favorevoli. […] La leadership del Pd […] è pallida: […] l’avvocato del popolo […] rischia di superare la formazione della Schlein alle Europee. Sarebbe un evento clamoroso: la sinistra finirebbe prigioniera di una sorta di estremismo populista privo di credibilità. […]
Fonte Dagospia
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