Lo dichiara Angelo Ciocca, parlamentare europeo della Lega, membro della Commissione Agricoltura al Parlamento europeo, annunciando di avere inviato una nuova interrogazione alla Commissione europea, al fine di intervenire rapidamente sulla difficile situazione che stanno affrontando gli allevatori della provincia di Pavia nel trovare macelli che accolgano i loro capi, nonostante le recenti misure di allentamento previste dal Regolamento UE. Chiedo alla Commissione europea di adottare misure concrete per sostenere gli allevatori e garantire che i macelli accolgano i loro capi.
"È necessario, prosegue Ciocca, prevenire il rischio di speculazione da parte dei macelli al di fuori delle zone di restrizione che potrebbero approfittare della situazione per abbassare il prezzo di mercato". L'eurodeputato sottolinea inoltre l'importanza di prevedere lo stanziamento di fondi straordinari per sostenere gli allevatori con l'aumento dei costi e di rivedere, dopo i tre mesi dall'ultimo focolaio, l'abolizione della zona di restrizione 1 per tutta la provincia. Secondo i dati della settimana, negli stabilimenti del pavese rientranti nella zona di restrizione di tipo I sono infatti bloccati 25 mila suini che, in base allo stesso Regolamento, avrebbero il via libera alla circolazione all'esterno del comune di appartenenza."
Questa situazione, conclude Ciocca, sta causando notevoli difficoltà ed aumenti dei costi per gli allevatori, che si trovano ad affrontare un aumento del 50% nei costi legati alla biosicurezza rafforzata e al prolungato mantenimento del bestiame"
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