Lo afferma Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d'Italia, in merito al rimpatrio di un algerino considerato affiliato all'Isis precisando: "a Milano ci sono dodici moschee abusive in cui i sermoni vengono predicati in lingua araba e questo rende quasi impossibile per le forze dell’ordine identificare fanatici religiosi e affiliati a reti terroristiche che fanno proselitismo. Una zona d’ombra è mancato controllo che ritengo inaccettabile e pericolosa.
Per questo, conclude De Corato, mi ero fatto promotore della legge regionale in cui veniva previsto l’impegno ad utilizzare la lingua italiana per tutte le attività svolte nelle attrezzature di interesse comune per servizi religiosi, che non siano strettamente connesse alle pratiche rituali di culto”.
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