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venerdì 6 ottobre 2023

Vito Comencini scende dal Carroccio. La Lega ha perso ogni spinta identitaria




"Ho scelto di uscire dal partito di Salvini perché non è più la Lega che conoscevo, quella delle battaglie identitarie", Con queste parole Vito Comencini ha terminato la sua avventura politica con la Lega, aprendo così a nuovi percorsi da intraprendere in futuro.

Del Carroccio, Comencini è stato coordinatore cittadino a Verona e nella scorsa legislatura ha ricoperto il ruolo di deputato. Un capitolo ormai chiuso per il politico veronese che ha scelto di abbandonare il partito. 
"La Lega attenta alle esigenze dei territori non esiste più, precisa Comencini, è una convinzione che ho maturato negli ultimi due anni, Ci sono state delle scelte a livello nazionale poi che mi hanno allontanato sempre di più dal movimento. Penso alle decisioni sulle restrizioni durante il Covid, l’entrata nel governo Draghi, senza dimenticare l’imbarazzo per la Lega di votare Mattarella come presidente della Repubblica, anziché un rappresentante del centrodestra, fino ad arrivare alla scelta di inviare le armi in Ucraina. Tutte decisioni che non mi trovano d’accordo, non potevo fare finta di nulla. Questa non è più la Lega, ma è il partito di Matteo Salvini. Un partito che ha perso ogni spinta identitaria e si è appiattito sulle posizioni degli altri partiti".
Mentre spiegava le ragioni del suo addio alla Lega, Comencini è stato affiancato dal sindaco di Palù Francesco Farina, uscito recentemente anche lui dal partito, ed il segretario della sezione di San Michele Extra Giovanni Bottura.

E per quanto riguarda il suo futuro in politica, Comencini sostiene di essere in contatto con l’ex ministro della Lega Roberto Castelli, che ha avviato un proprio percorso al di fuori del partito.

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